Il Costa Rica stabilisce come obbligatorio il vaccino anticovid per i minori

Le autorità sanitarie del Costa Rica hanno stabilito questo venerdì come obbligatorio il vaccino contro il covid-19 per i minori di 18 anni.

La Commissione nazionale per la vaccinazione e l’epidemiologia (CNVE) ha riferito di aver preso questa decisione sulla base della Legge generale sulla salute, del Codice dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché “nella salvaguardia del principio dell’interesse superiore dei bambini e degli adolescenti”.

Il CNVE ha precisato che i vaccini inclusi nella tabella di base del Costa Rica sono obbligatori per i minori, compresi quelli contro la varicella, la poliomielite, il virus del papilloma umano e più recentemente le dosi di anticovid-19.

Secondo le informazioni del Fondo di previdenza sociale del Costa Rica, al 2 novembre, il 73% della popolazione tra i 12 ei 19 anni aveva già avuto almeno una dose di vaccino contro il covid-19.

Per i minori di 12 anni, a partire dal prossimo mese di marzo, inizierà la vaccinazione, per la quale il Governo ha già firmato un contratto con la società Pfizer per l’acquisto delle dosi.

Il CNVE ha inoltre riferito che la popolazione tra i 15 ei 17 anni può ricevere il vaccino senza la necessità di essere accompagnata da un adulto.

I dati ufficiali del Costa Rica indicano che al 2 novembre l’87,8% della popolazione target (oltre i 12 anni) e il 72,7% della popolazione totale del paese hanno già almeno una dose del vaccino e che il 65,5% dei la popolazione target e il 54,2% del totale hanno ricevuto le due dosi che completano lo schema.

Dal 1° dicembre i locali commerciali che vorranno operare al 100% della propria capacità dovranno richiedere ai clienti il ​​certificato di vaccinazione tramite QR code, e quelli che non lo faranno potranno operare al 50%.

Tuttavia, a partire dall’8 gennaio, il requisito sarà obbligatorio per tutti gli esercizi commerciali, ad eccezione di quelli di prima necessità come supermercati e farmacie, tra gli altri.

Questa misura è stata aspramente criticata dal settore turistico, in quanto si ritiene che genererà la cancellazione delle prenotazioni turistiche internazionali.

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