La manipolazione dei dati, un gioco di prestigio in voga

C’è poco da dire, ci vuole uno sforzo sempre maggiore per credere ai dati che ci propinano. Come si combatte la delinquenza? Più pattugliamenti della polizia, tecnologia, condanne severe. Ci vorrebbero anni! Invece manipolando i dati, lo si fa in un attimo con risultati entusiasmanti anche se falsi, ma di questo non si accorge nessuno…

All’inizio della pandemia da coronavirus nella Repubblica Dominicana, ho provato ad avvertire le persone del mio intorno che non si poteva ritenere attendibili i dati forniti da autorità corrotte e quindi del tutto inaffidabili. Ho provato anche a far presente che non si vedeva in giro una situazione di contagio dilagante come ad esempio ai tempi della chikungunya o della congiuntivite. Niente da fare. I video provenienti dalla Cina, predisposti per il grande inganno, dall’Italia, che ora apprendiamo che erano falsi e l’ipocondria generalizzata hanno prevalso.

A questo punto per quel che riguarda la Rep. Dominicana, dopo mesi di lockdown totali e parziali, dopo il crollo dell’economia nazionale che ora stenta a riprendersi, esaminando le cifre statistiche ufficiali scopriamo che fino al 1/3/2021 e cioè dopo un anno dall’inizio della pandemia i morti, per eccesso, in quanto sono stati inclusi nel totale tutte le patologie possibili e anche centinaia di vittime di alcol adulterato, sono stati 3.106. Da allora e fino a metà ottobre sono stati dichiarati 981 decessi con una proiezione alla fine del secondo anno di 1.385 compresi quelli già vaccinati con una, due o tre dosi.

A fronte di tutto questo, riscontriamo decessi per omicidi volontari di circa 1.000 l’anno, un numero drasticamente ridotto dai 2.000 che pochi anni fa collocavano la Repubblica Dominicana ai vertici mondiali per questa tipologia di decesso. Invece per incidenti di transito le vittime si aggirano sulla cifra di 4.000 mal contate in quanto mancano i decessi che si verificano qualche giorno dopo l’incidente e poi sarebbe il caso di tener conto anche delle persone rimaste permanentemente invalide.

Basta fare due conti allora per scoprire che le statistiche non giustificano la manovra sanitaria su vasta scala e che le misure adottate, inclusa quella della tessera di vaxxinazione non c’entrano assolutamente niente con la preservazione della salute dei cittadini.

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